Nonostante Villa Cuturi ospitasse, fin dall’acquisto (1950) da parte dell’Azienda autonoma, eventi, mostre e manifestazioni di ogni genere, già nel 1966 fu avanzata la proposta di venderla con vincolo di destinazione a scopi turistici, per trasformarla in un complesso di cinema-teatro-bar-sala da tè e circolo dei forestieri; nel verbale di una seduta del Consiglio di amministrazione dell'ente del 14.02.1966 si legge infatti: “Villa Cuturi sede degli uffici dell'Azienda di Soggiorno è uno stabile decadente e pericolante per l'usura, la vetustà e per i danni riportati durante l'ultima guerra, quindi necessita di un radicale restauro. Detto fabbricato, dal 1950, anno in cui è stato acquistato, non ha reso una lira...forte invece è la passività che annualmente l'Azienda deve sostenere a causa delle continue manutenzioni...per la favorevole situazione in cui trovasi questa superficie, per le precarie condizioni del fabbricato esistente e la necessità che abbiamo di provvedere alla definitiva sistemazione del Palazzo del Turismo di piazza Dogana propongo di trasformare questa sede, con costruzione, ex novo, di un complesso che comprenda Cinema-teatro, bar sala te e circolo del forestiero” (relazione cav. Otello Corsi) [APMS, Ex Apt, Verbale delle deliberazioni 1966-1967].
Malgrado non fosse stata venduta, la villa fu comunque sede del Circolo dei Forestieri e continuò ad ospitare numerosi eventi organizzati o promossi dall'Azienda.